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Apnee notturne e patente: vediamo quali sono le novità in materia di rilascio o rinnovo della patente per chi soffre di apnee notturne (ad es. cd. Osas) o disturbi del sonno.

Con il Decreto del 22 dicembre 2015, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recepito la Direttiva europea 2006/126/CE avente ad oggetto la patente di guida. Questo decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13/01/2016 e promette di non far dormire sonni tranquilli a tutti i guidatori affetti dalla patologia delle apnee notturne.

Apnee notturne e patente – Le modifiche al Codice della Strada

La su citata direttiva europea apporta delle modifiche al Codice della Strada nella parte che si occupa delle malattie invalidanti e precisamente: “La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida né a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne (note anche come OSAS, acronimo inglese per Obstructive Sleep Apnea Syndrome – ndr) che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”.

Apnee notturne e patente – Chi si occupa del rinnovo o del rilascio della patente?

Focalizzandoci sulla parte che si occupa della patologia delle apnee notturne c’è da specificare che il responsabile che deve certificare l’esistenza della patologia è il medico della struttura pubblica incaricato del rinnovo o del rilascio della patente di guida. Qualora il medico si renda conto che ricorrano le sintomatologie riferibili alla sindrome di apnea notturna deve indirizzare il soggetto interessato presso la Commissione Medica Locale la quale deciderà o meno se rilasciare l’idoneità alla guida.

Apnee notturne e patente – Qual è la durata della patente?

Se alla fine dell’iter descritto si procederà al rilascio o al rinnovo della patente di guida, la durata della stessa non potrà superare i tre anni per i titolari delle patenti rientranti nelle seguenti categorie: AM, A, A1, A2, B1, B, e BE; e non potrà superare un anno per i titolari delle patenti rientranti nelle categorie C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E.

Tutto questo perché la sindrome interessata provoca il verificarsi di colpi di sonno, e se chi è alla guida soffre di questa patologia mette a rischio e pericolo tutti i soggetti che circolano. Si può affermare, quindi, che questa è una misura adottata per rendere più sicura la circolazione stradale e questo giustifica anche un termine così breve in sede di rilascio o rinnovo della patente in modo da poter tenere sotto controllo l’evolversi della patologia sui soggetti interessati.

Il post è stato redato da: Avv. Mauro De Luca

L’immagine del post è stata realizzata da unsplash.com, rilasciata con licenza cc.

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