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La Corte federale di giustizia tedesca ha stabilito, con sentenza depositata in data 11.04.2013 nella controversia tra Volkswagen, da un lato, e bild.de e ATU, dall’altro lato, che l’uso dei termini VOLKS-INSPEKTION (Ispezioni del Popolo), VOLKS-REIFEN (Pneumatici del Popolo) e VOLKS-WEKSTATT (Officina del Popolo) per la commercializzazione di servizi automobilistici e pneumatici costituisce una violazione del marchio rinomato VOLKSWAGEN a causa del rischio di confusione a cui dà origine. La Corte ha dichiarato che marchi rinomati come Volkswagen hanno un ambito di protezione molto esteso.

L’azienda automobilistica Volkswagen aveva, in qualità di titolare del marchio comunitario VOLKSWAGEN – il quale era stato registrato per auto, parti di ricambio e riparazioni auto – proposto un ricorso per violazione dell’omonimo marchio contro una società che gestiva il sito del famoso quotidiano tedesco BILD, nonché contro ATU Auto-Teile-Unger Handels GmbH & Co. KG, che gestiva una rete di officine indipendenti.

Nel 2009 ATU aveva iniziato ad offrire servizi di ispezione auto sotto il segno VOLKS-INSPEKTION  e pneumatici sotto il segno VOLKS-REIFEN, mentre, nel pubblicizzare le proprie officine, ATU si faceva chiamare VOLKS-WERSTATT.

Dal 2002 BILD organizza, invece, campagne pubblicitarie con diversi partner, offrendo beni e servizi utilizzando un termine composto dell’elemento VOLKS- e un altro termine (nella maggior parte dei casi, descrittivo) come VOLKS-FARBE (colore per le persone ), VOLKS-PC (personal computer per le persone) ecc.

Volkswagen sosteneva che il suo marchio era stato violato e aveva convenuto in giudizio bild.de e ATU per la presunta violazione del rinomato marchio VOLKSWAGEN. Mentre il giudice di primo grado (LG München I – Decisione del 22 febbraio 2011 -. 33 O 5562/10) aveva deciso a favore di Volkswagen – inibendo alle convenute l’utilizzo dei marchi oggetto di contestazione e ordinando il pagamento dei danni da contraffazione per la violazione del marchio VOLKSWAGEN – il Giudice d’appello (OLG – Oberlandesgericht München – Decisione del 20 ottobre 2011 – 29. U 1499-1411) aveva respinto l’azione della Volkswagen, contro la quale quest’ultima aveva presentato ricorso.

La Corte Suprema Federale tedesca ha annullato la decisione del Giudice d’appello e ha rinviato la causa al giudice di secondo grado.

La Suprema Corte ha ritenuto che i segni VOLKS-INSPEKTION , VOLKS-REIFEN e VOLKS-WERSTATT costituivano violazione del marchio VOLKSWAGEN in quanto marchi molto noti o addirittura famosi hanno un ambito di protezione molto esteso.

La Suprema Corte ha ritenuto che una violazione del marchio VOLKSWAGEN verrebbe commessa nel caso di specie laddove i consumatori reputassero erroneamente che ci fosse un legame economico o organizzativo tra la società attrice e i servizi contraddistinti dai segni VOLKS-INSPEKTION, VOLKS-REIFEN e VOLKS-WERKSTATT, violando il carattere distintivo del noto marchio VOLKSWAGEN.

* * *

Bundesgerichtshof entscheidet im Streit

um Kennzeichen mit dem Bestandteil “VOLKS”

Der unter anderem für das Markenrecht zuständige I. Zivilsenat des Bundesgerichtshofs hat über die Frage des Schutzumfangs einer berühmten Marke entschieden.

Die Klägerin, die Volkswagen AG, ist Inhaberin der Gemeinschaftsmarke “VOLKSWAGEN”, die für Fahrzeuge sowie deren Reparatur und Fahrzeugteile eingetragen ist.

Die Beklagten sind eine zum Springer-Konzern gehörige Gesellschaft, die den Internetauftritt der BILD-Zeitung betreibt (Beklagte zu 1), und die A.T.U. Auto-Teile-Unger Handels GmbH & Co. KG, die über ein Filialnetz markenunabhängiger Kraftfahrzeugwerkstätten verfügt (Beklagte zu 2).

Die Beklagte zu 1 veranstaltet seit 2002 mit Kooperationspartnern Aktionen, bei denen Fahrzeuge und Dienstleistungen mit dem Bestandteil “Volks” und einem Zusatz vertrieben werden (etwa Volks-Spartarif, Volks-Farbe, Volks-DSL). Im Jahr 2009 führten die Beklagten zwei Aktionen durch, in denen die Beklagte zu 2 Inspektionsleistungen für Kraftfahrzeuge unter der Bezeichnung “Volks-Inspektion” erbrachte und Reifen unter der Angabe “Volks-Reifen” anbot. In der Werbung wurde die Beklagte zu 2 als “Volks-Werkstatt” bezeichnet.

Die Klägerin hat die Beklagten wegen Verletzung der Rechte an ihrer bekannten Marke “VOLKSWAGEN” in Anspruch genommen. Das Landgericht hat die Beklagten zur Unterlassung, Auskunftserteilung und Schadensersatz verurteilt. Das Berufungsgericht hat die Klage abgewiesen. Der Bundesgerichtshof hat die Entscheidung des Berufungsgerichts aufgehoben und die Sache an das Berufungsgericht zurückverwiesen.

Anders als das Oberlandesgericht hat der Bundesgerichtshof nicht ausgeschlossen, dass die Zeichen “Volks-Inspektion”, “Volks-Reifen” und “Volks-Werkstatt” die bekannte Marke der Klägerin verletzen. Bekannte oder sogar berühmte Marken verfügen über einen weiten Schutzbereich. Dies hat zur Folge, dass bei der Verwendung anderer Zeichen ein weiter Abstand zu der bekannten Marke eingehalten werden muss. Eine Verletzung der bekannten Marke liegt bereits vor, wenn das Publikum aufgrund der Verwendung der Zeichen “Volks-Inspektion”, “Volks-Reifen” und “Volks-Werkstatt” durch die Beklagten von wirtschaftlichen oder organisatorischen Verbindungen zur Klägerin ausgeht oder wenn diese Zeichenbenutzung die Unterscheidungskraft der bekannten Marke “VOLKSWAGEN” beeinträchtigt. Nach Ansicht des Bundesgerichtshofs hat das Oberlandesgericht diesem weiten Schutzbereich bekannter Marken nicht ausreichend Rechnung getragen. Der Bundesgerichtshof hat die Sache deshalb zurückverwiesen, damit die zu einer Markenverletzung erforderlichen Feststellungen getroffen werden.

Urteil vom 11. April 2013 – I ZR 214/11 – VOLKSWAGEN

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